Un sottopiatto in corda o spago

Da www.taradennis.com

Eccomi di nuovo qui! Oggi vi presento un progetto molto semplice per arricchire la tavola, nelle occasioni speciali: un sottopiatto in corda o spago, ottenuto incollando a spirare il filo su una base circolare della dimensione desiderata. La foto che vedete è tratta dal blog www.taradennis.com dove troverete alcune altre foto e le spiegazioni essenziali (in inglese). Non si tratta, in origine, di un progetto di recupero vero e proprio ma può essere facilmente reinterpretato in chiave 'riciclosa', della serie: "Che bello!! Come posso fare ad ottenere questa forma con materiale di recupero?" Vi lascio qualche spunto...
(Segue.....)
Inizialmente mi è venuta voglia di provare a farne un paio con lo spago grosso che si trova facilmente in ferramenta, incollato su una base di cartone, o stoffa, oppure si potrebbe usare, come base, una vecchia tovaglietta circolare che non ci piace più, o sagomarne una rettangolare in materiale plastico. Che ne direste di un vecchio LP in vinile? Con lo stesso principio si possono ottenere anche dei sottobicchieri, utilizzando filo più sottile, come ad esempio lo spago alimentare o qualsiasi filato di recupero, abbinando colori diversi, materiali diversi... un'altra buona occasione per liberare la fantasia! Nel caso dei sottobicchieri, suggerisco l'uso di vecchi CD come base ;-) Per chi ha molta pazienza e manualità, nulla vieta di usare un filo sottile anche per fare i sottopiatti. E se si macchia? Come lavarlo? Beh, il modello originale, quello della foto, è fatto con una corda di Sisal, una fibra resistentissima e relativamente anti-macchia, che conosco bene perché costituisce il tappeto del mio soggiorno. Se non la troviamo o non si vogliono spendere soldi per acquistare i materiali, proverei ad impermeabilizzare il lavoro con una o due mani di colla vinilica, che come molti sapranno una volta asciutta risulta trasparente ed impermeabile. Oppure utilizzare un'idonea vernice per finitura trasparente, tipo quella che si usa per il decoupage. Qualsiasi sia la vostra interpretazione di questa idea, se vorrete provare, buon divertimento!
A presto, Federica.

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